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Nell'alto maceratese, è situata nella vallata del fiume Fiastrone, affluente del Chienti, si trova 780 metri sul livello del mare ed è caratterizzata dalla presenza dell'omonimo Lago. Il territorio è servito dalla costruenda superstrada Civitanova - Foligno e da ottime strade provinciali che la collegano facilmente ai centri maggiori (Camerino - Tolentino - Sarnano - Macerata - Foligno - Roma). La salubrità dell'aria, le felici condizioni climatiche, gli impianti ricettivi, favoriscono piacevoli soggiorni e passeggiate ed escursioni tra i boschi ed i monti vicini.


Nell'alto maceratese, è situata nella vallata del fiume Fiastrone, affluente del Chienti, si trova 780 metri sul livello del mare ed è caratterizzata dalla presenza dell'omonimo Lago. Il territorio è servito dalla costruenda superstrada Civitanova - Foligno e da ottime strade provinciali che la collegano facilmente ai centri maggiori
(Camerino - Tolentino - Sarnano - Macerata - Foligno - Roma).
La salubrità dell'aria, le felici condizioni climatiche, gli impianti ricettivi,
favoriscono piacevoli soggiorni e passeggiate ed escursioni tra i boschi ed i monti vicini.


Il Nome e la Storia

Il nome deriva dal nome di un probabile abitato piceno nei pressi del Fiastrone, dal significato di fiume, corso d'acqua.- E accertata dai reperti archeologici di Casigno l'origine preistorica dell'insediamento che ha continuazione in epoca romana come indicano i rinvenimenti di S. Lorenzo al Lago. Nel medioevo sorsero nella zona numerosi castelli, feudi della famiglia Magalotti. Nel 1259 fu ceduta a Camerino e nel 1429, nell'ambito della spartizione tra i Varano, fu assegnata a Piergentile. Seguì poi le sorti dello Stato della Chiesa a cui era passata nel 1545.


L'Arte

Entro ciò che resta della mura e delle torri del castello, residenza trecentesca dei Magalotti, sorge la parrocchiale di S. Paolo, dalla struttura romanica. Nel restauro del gruppo ligneo policromo della Madonna col Bambino risalente al sec. XVI, di ignoto autore abruzzese, sono venute alla luce alcune pregevoli tavole, inserite alla base, con scene di Passione attribuibili ad un pittore forse toscano del sec. XIII. Rilevante anche la tela del Baciccia (sec. XVII ) rappresentante la Conversione di S. Paolo. Di notevole interesse la pieve di S. Marco di Colpolina, dalla triplice abside, che  conserva la cripta a cinque navate e, nella facciata, il portale romanico del sec. XI o XII. La chiesa di S. Martino di Tedico (sec. XIII o XIV ) mantiene due delle tre navate (la terza fa parte della parrocchiale); qui era conservato il gonfalone di Girolamo di Giovanni datato 1464, ora nella pinacoteca di Camerino. La chiesa di S. Lorenzo al Lago sull'area dell'antico insediamento preromano e romano, ha ancora la navata destra con affreschi duecenteschi ed alcuni di scuola camerinese.


I Dintorni

A Fiegni si trova il santuario nel quale fu sepolto nel 1373 il beato Ugolino; già chiesa romanica di S. Giovanni Battista, affiancata dal gigantesco campanile, custodisce vari affreschi di pittori locali venuti alla luce durante gli ultimi restauri. Nelle vicinanze, la suggestiva Grotta dei Frati. All'interno fu costruita nel XIII secolo una chiesetta con apertura ogivale e volta a crociera in cotto tuttora visibile. Fu intitolata a Santa Maria Maddalena de specu oppure a S Egidio da uno sperone di roccia che gli sorge di fronte. Il luogo fu abitato dai cosiddetti "fraticelli", francescani rigoristi perseguitati come eretici, e poi dai Minori Osservanti che la occuparono fino al '600. Abbandonata forse a causa dell'abbassamento della falda idrica che alimentava la vicina sorgente e osrtruita nel tempo da sedimenti, è stata riportata alla luce in seguito a recenti scavi. Nelle immediate vicinanze, ruderi delle antiche strutture abitate dalle comunità eremitiche ed una piccola grotta contenente una vasca in muratura in cui si raccoglieva l'acqua che filtrava dalla roccia. Nella Grotta del Beato Ugolino, luogo di interesse paesistico con panorama sul lago visse per circa trent'anni il Beato Ugolino Magalotti nato a Fiegni nei primi decenni del sec. XIV. Di nobile famiglia, a causa di una delusione amorosa, come racconta la tradizione, vendette i suoi averi sull'esempio di S. Francesco e di ritirò in meditazione in questo luogo impervio dove rimase fino alla morte avvenuta nel 1373. Il Lago di Fiastra (m 640 s.m.), è un lago artificiale formato dallo sbarramento del fiume Fiastrone; molto suggestivo per la sua posizione tra monti e boschi e per la trasparenza delle acque, vi si praticano pesca sportiva (è ricco di trote) e lo sci d'acqua. E' fornito anche di una piccola spiaggia.


Lo Sport

Una natura intatta, la straordinaria tranquillità e bellezze dei luoghi, invitano ad escursioni a piedi, a cavallo o in mountain bike tra valli, boschi e prati fioriti. Le limpide acque del lago di Fiastra offrono eccezionali possibilità per praticare la pesca sportiva, gli sports veloci e canoistici. Campi da tennis, calcio, calcetto e bocce, oltre alle possibilità di praticare il parapendio in suggestivi ed irripetibili scenari, completano l'offerta di questo centro montano


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