Il gruppo absidiale è l'unica porzione di edificio che presenta ancora i caratteri stilistici della struttura originaria. Per il resto tanto la facciata quanto i fianchi laterali della chiesa hanno subito profonde trasformazioni dal momento in cui gli ambienti interni sono stati adattati ad abitazione. Le tre absidi, invece, in pietra arenaria, sormontate da una porzione di muro a due spioventi, nonostante i restauri, propongono l'originale stesura muraria ed articolazione formale. I corpi semicircolari delle absidi, quello centrale più ampio rispetto ai laterali, presentano una scansione verticale costituita da otto semicolonne in pietra bianca agganciata visivamente al muro di fondo da una serie di ammorzature, ugualmente in pietra, con un evidente scopo decorativo più che funzionale. Su ciascuna abside si aprono alcune finestre strombate, corrispondenti alla cripta e al presbiterio, che presentano ancora nella fascia superiore una cornice marmorea decorata da semplici incisioni a semicerchio. Soltanto la finestra centrale del presbiterio manifesta una cornice più elaborata a colonnine della quale però è difficile allo stato attuale ricostruire la fisionomia decorativa. Le tre curve absidali sono visibili anche dalla parte interna, sia nella cripta che nel presbiterio.

Il muro di testata orientale della chiesa, a due spioventi, presenta una sola sezione di muro originale, quella che si attesta sopra l'abside meridionale, mentre il resto, compreso il rosone, è frutto di un rifacimento ottocentesco. Anche una breve porzione della fiancata settentrionale ha conservato i caratteri stilistici originari: la scansione muraria è sottolineata dalla presenza di sottili lesene a blocchetti di arenaria, che probabilmente dovevano ripetersi,lungo tutta la superficie di cortina della chiesa. Nella porzione superstite, aggiunta di una bifora dagli evidenti caratteri stilistici romanici ha interrotto l'asse verticale di una lesena. Ora, data che la datazione della bifora non può collocarsi oltre il secolo XII, la sua presenza è un'indiretta conferma della datazione della struttura edilizia superstite assegnabile agli ultimi decenni del secolo IX, datazione da alcuni ritenuta troppo precoce.